Ascensori: risposta del servzio di consulenza giuridica della Agenzia delle entrate

[5/10/19]  L'Agenzia delle Entrate ha risposto a un'associazione interessata a capire quali aliquote Iva applicare e come considerare gli interventi di ristrutturazione. Molti gli elementi di interesse per gli enti non profit.
La richiesta presentava quattro quesiti riguardanti:
1. l'installazione di ascensori in edifici esistenti a prevalente destinazione abitativa (come vedremo una parte della disciplina si applica aprescindere dalla destinazione abitativa dell'immobile in cui viene installato l'ascensore);

2. gli interventi di modifica degli impianti finalizzati al miglioramento dell'accessibilità da parte delle persone che utilizzano sedie a rotelleconsistenti, ad esempio, nell'allargamento della cabina, nella sostituzione di porte manuali con porte automatiche, nel miglioramentodella precisione di fermata;
3. l'esecuzione delle operazioni di verifica di sicurezza richieste dagli enti incaricati dell'espletamento delle verifiche periodiche e straordinarie obbligatorie per i proprietari degli immobili (come stabilito dagli articoli 13 e 14 del D.P.R. 162 del 1999);
4. i canoni contrattuali per la disponibilità dell'impresa di manutenzione, a garantire l'intervento anche nelle ore festive o notturne e quelli relativi alla concessione in comodato d'uso da parte del manutentore della sim card che consente il collegamento telefonico dei dispositivi di telesoccorso (previsti dall'allegato I, punto 4.5. del D.P.R. 162/1999).

Il parere dell'Agenzia delle Entrate è interessante non solo perché risponde puntualmente ai quesiti, ma anche perché richiama gli elementi che definiscono gli interventi volti ad abbattere le barriere architettoniche. Riorganizziamo quindi le diverse risposte per tematiche.
Leggi nel sito dell'Agenzia dell entrate (sezione risposte a quesiti giuridici)