Anziani e malati non autosufficienti, l’Emilia Romagna promuove la coabitazione

[24/1/18]  In una regione dove la popolazione anziana – con più di 65 anni di età- ha superato il milione e gli ultra 75enni rappresentano oltre il 23% del totale dei residenti, l’esigenza di realizzare soluzioni abitative in grado di garantire autonomia, coesione sociale e buona qualità della vita diventa sempre più impellente. Si è parlato di questo a Bologna, nel corso del convegno “Prima della non autosufficienza: nuove forme di abitare sociale e domiciliarità”.

A illustrare le azioni avviate dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito delle proprie politiche abitative, urbanistiche, sociali e sanitarie, la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini. «La sfida della non autosufficienza sta diventando sempre più centrale in ogni agenda pubblica per due grandi motivi: quello più noto dell’invecchiamento demografico esponenziale e quello, meno conosciuto, dello sgretolamento delle reti familiari preposte alla cura degli anziani- ha sottolineato Gualmini-. Serve un cambio di paradigma. Bisogna cominciare a ragionare in termini di domiciliarità permanente  anche in caso di non autosufficienza per allontanare sempre di più la sanitarizzazione spinta.
Leggi su panorama sanità