N3-2011

Giu 2011

Newsletter CAAD, n.3/2011, 30 giugno 2011

Riparte il gruppo di lavoro sull'adattamento domestico della CTSS (conferenza territoriale socio sanitaria)
nella riunione dello staff tecnico della CTSS del 23/6 è stato deciso, dopo la complessa fase di riorganizzazione a livello distrettuale del servizio CAAD, di riprendere i lavori del Gruppo sull'AD ridefinendone anche la composizione e il programma di lavoro.
Tra i temi che potranno essere messi all'odg dei lavori:
- omogeneizzare il lavoro dei vari distretti alla luce dei profili prescelti
- analizzare congiuntamente le problematiche che emergono con la distrettualizzazione degli interventi
- coinvolgere nel gruppo i referenti che si stanno definendo a livello dei Distretti (generalmente presso le USSI dis.adulti)
- analizzare congiuntamente gli esiti della applicazione della dgr 1206/07 nel territorio provinciale, in virtù anche del lavoro di monitoraggio che sta svolgendo la Regione e che vede la provincia di Bologna tra quelle dove maggiormente ci si è impegnati in materia.
- rivedere il regolamento aziendale su AD alla luce di vari imput che sono giunti
- affrontare tutta una serie di temi molto importanti ai fini dello sviluppo di attenzione ai temi dell' AD e più in generale dell'accessibilità (rapporto con Acer;  avvio di esperienze col mondo del credito per supportare le famiglie stante il calo dei  finanziamenti pubblici;  avvio di scambio e collaborazione con il settore degli installatori e ditte di edilizia per il tramite di CNA e Confartigianato;  collaborazione con i servizi di protesica
dell'ASL;  miglioramento degli interventi FRNA nell'area dei minori e relativi rapporti con i servizi di NPI;  rapporti con le UVG e UVM;  omogeneizzazione delle informazioni a livello provinciale e collaborazione con gli sportelli sociali;  proposte di revisione dell'assetto del coordinamento regionale in materia con maggiore partecipazione degli enti titolari dei CAAD;  attività di formazione per operatori sociosanitari e tecnici; valorizzazione del lavoro svolto circa i dati utili per la programmazione distrettuale; strumenti di analisi costi/benefici degli interventi di AD; ........)
(fonte CAAD Bologna)

Programmare l'adattamento domestico: aspetti epidemiologici delle lesioni midollari. 1578 nuovi casi in italia nel 2009.  I dati della ricerca della fondazione Istud sulle strutture.
Delle 934 lesioni paraplegiche dichiarate solo 506 sono state curate presso le unita' spinali, il che significa che le restanti 428 persone (46% dei casi) si sono rivolte a centri riabilitativi non specializzati in mielolesioni. Le tetraplegie, invece, vengono prevalentemente curate nelle unita' spinali (66% dei casi), anche se rimane un margine di 217 persone che non sono state accolte presso centri esperti. I dati emergono dalla ricerca dell'Istud "La composizione dell'offerta socio-sanitaria per le persone con lesione midollare: censimento delle strutture, delle professioni e delle tipologie assistenziali esistenti in Italia" presentata in un convegno oggi a Roma in occasione della Giornata della persona con lesione midollare.
Per quanto riguarda l'origine delle lesioni, nel 2009 si registrano 749 nuove lesioni midollari di origine traumatica e 660 lesioni di origine non traumatica. I traumi, quindi, si confermano la principale causa di mielolesione, anche se non di molto. In assenza di un registro nazionale indicativo del numero effettivo delle nuove lesioni midollari che si verificano per ciascun anno, attualmente si stimano circa 1200 nuovi casi l'anno. Secondo l'indagine effettuata dall'Istud pero', il numero delle nuove paraplegie e tetraplegie, traumatiche e non traumatiche, registrate nel 2009 risulta essere di 1578 nuovi casi. "Il dato non puo' pero' essere inteso come effettivo- sottolineano i ricercatori- in quanto non tutte le strutture sanitarie interpellate hanno inserito il numero dei propri casi; inoltre, nel numero sono conteggiate sia le lesioni midollari indicate dalle unita' spinali che quelle indicate dai centri riabilitativi". In generale secondo la fonte del Gisem (Gruppo italiano studio epidemiologico mielolesioni) la popolazione totale di mielolesi in Italia e' stimata intorno alle 60-70.000 persone, con un'incidenza di circa 20-25 nuovi casi all'anno per milione di abitanti. Di queste, il 67% risulta essere di origine traumatica ed il restante 33% di origine non traumatica. La principale causa di lesioni midollari traumatica e' dovuta ad incidenti stradali (53,8%), seguita dalle cadute accidentali (22%); il 10% degli eventi rientra nell'ambito degli incidenti sul lavoro . Il sesso prevalentemente colpito e' quello maschile, con un rapporto di 4:1 rispetto alla componente femminile. L'eta' mostra due picchi di frequenza a 20 e 59 anni. Quanto ai tempi l'intervallo tra l'evento lesivo e il ricovero presso un centro specializzato e' di 28 giorni per le mielolesioni di origine traumatica, dimostrando anche una correlazione tra l'incidenza delle complicanze terziarie e l'intervallo di attesa del ricovero presso il centro specializzato.
Per quanto riguarda i posti letto, gli unici dati disponibili sono quelli emersi dal precedente studio realizzato dalla fondazione Istud nel 2009 "Alma, Assistenza alle persone con Lesione Midollare: armonizzazione delle cure". Da tale ricerca si evidenzia una sproporzione tra la domanda di salute dei pazienti e il numero di posti letto a disposizione, pari a 438 per le sole unita' spinali e centri specializzati su 868 nuovi casi nel 2006.
Disponendo di dati relativi al numero delle lesioni midollari ed ai posti letto ad esse rivolte, si puo' stimare la percentuale di copertura dei posti letto rispetto alle esigenze. Nel 2009 invece sono state rilevate 1578 lesioni para-tetraplegiche per 679 posti letto dedicati. Il numero dei ricoveri per nuove lesioni midollari, sommato ai ricoveri per rientri, risulta essere invece di 2751 casi.
Dalla ricerca emerge, inoltre, una differenza tra la copertura dei posti letto per la fase acuta e post-acuta: mentre per la fase della riabilitazione post-stabilizzazione sussiste un possibile esubero di posti letto, in relazione alla durata del ricovero, si rileva una carenza di posti presso le strutture sanitarie che trattano le fasi dell'emergenza ed acuta di una lesione spinale. "Inoltre, emerge chiaramente quanto l'appropriatezza del posto letto sia funzionale al tempo di ricovero del paziente- si legge nel rapporto-. Quanto piu' precoce e' il reinserimento del paziente nel suo domicilio, attraverso l'attivazione delle cure primarie sul territorio, coerentemente con quanto affermato anche nel piano sanitario nazionale, tanto piu' si abbrevia la durata del ricovero e i posti letto a disposizione per la riabilitazione potrebbero diventare in eccesso, ed essere convertiti ad altri servizi assistenziali, potenziati, ad esempio, per diventare letti per l'emergenza".
Leggi il testo della ricerca  http://www.istud.it/up_media/ricerche/inail.pdf 
Leggi l'abstract  http://www.istud.it/up_media/ricerche/abstract_inail.pdf
(DIRE - Notiziario Sanita')

Adattamento domestico. esperienze in altre regioni
Convegno: "Alloggio e domotica per un vivere facile e sicuro" organizzato dal SAI (Servizio Assistenza Informazione) dell' ANFFAS della Vallecamonica.
Si è svolto sabato 9 aprile ore 8.45/12.00 a Breno (BS), opresso la Sala Mazzoli della Comunità Montana di Breno.
Per informazioni: tel. 3343863824., E-mail: anffasvallecamonica@libero.it
Il programma: http://www.anffaslombardia.it/image/Varievolantino_domotica.pdf
(fonte newsletter sportelloinrete Lombardia)

Il Caad...in trasferta. un corso di formazione a Bergamo
Corso di formazione "Progettare l'accessibilità: per l'abbattimento delle barriere architettoniche" organizzato dal Settore Politiche sociali e Salute della Provincia di Bergamo in collaborazione con l'Ordine degli Ingegneri. Il corso ha avuto come finalità la formazione di esperti in materia di abolizione delle barriere architettoniche da inserire nelle Commissioni Edilizie, come previsto dalla normativa vigente.
Tra gli interventi anche quello di Stefano Martinuzzi, architetto del CAAD di Bologna.
Per informazioni: tel. 035 387651-650.
E-mail: segreteria.politichesociali@provincia.bergamo.it
Scarica il programma e la scheda di adesione
http://www.provincia.bergamo.it/provpordoc/PROV.BG%20barriere%20architettoniche.pdf  
(fonte newsletter sportelloinrete Lombardia)

Toscana. 20 milioni per la non autosufficienza
La regione Toscana ha stanziato venti milioni di euro per la non autosufficienza da destinare a tutte le 34 zone/distretto toscane. “Nonostante i tagli operati dal governo – ha sottolineato l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia - nella sua Finanziaria la regione si è impegnata a rifinanziare completamente il Fondo per la non autosufficienza, anche nella quota normalmente coperta dai Fondi nazionali”.
La somma di 20 milioni sarà ripartita tra le zone/distretto in base ai seguenti criteri: popolazione ultra 65enne; incidenza persone ultra 65enni sulla popolazione residente; popolazione non autosufficiente; percentuale delle persone ultra 65enni non autosufficienti delle singole zone sul totale regionale. Le risorse saranno assegnate individuando in ciascuna zona l’ente beneficiario, secondo i seguenti parametri: laddove sono costituite, alle Società della Salute; nelle zone dove ancora la SdS non è stata costituita, alle Asl competenti per territorio.
Le zone sono vincolate nell’utilizzo del Fondo agli impegni sottoscritti all’interno delle intese interistituzionali, e in particolare: funzionamento dei presidi previsti dalla legge regionale 66 del 2008 : Pua (Punto unico di accesso), Puntoinsieme, Uvm (Unità di valutazione multidisciplinare); quantificazione delle risorse complessive del fondo per la non autosufficienza; soddisfacimento del debito formativo. Con un successivo atto, la giunta regionale stabilirà il finanziamento per i restanti mesi del 2011, e la sua ripartizione.
(fonte redattoresociale)

Sono cambiati i funzionari di riferimento del servizio fisco a casa delle sedi agenzia entrate di Bologna
Servizio “Il fisco a casa  - Progetto di assistenza e informazione domiciliare alle persone svantaggiate”. Il servizio, completamente gratuito, è rivolto a disabili e anziani e permette di ricevere a casa la visita di un funzionario della Agenzia delle entrate per: dichiarazione dei redditi, informazioni su cartelle esattoriali, agevolazioni fiscali per disabili, registrazione contratti di affitto ed altre pratiche inerenti l’attività dell’Agenzia.
Per informazioni e punti di erogazione del servizio:
- Ufficio Territoriale di Bologna 1
via Marco Polo 60 - 40131 Bologna
Referente: Fabrizio Calandra
tel. 051-6103303 / fax 051-6103983
e-mail: fabrizio.calandra@agenziaentrate.it
- Ufficio Territoriale di Bologna 2 (*)
via Paolo Nanni Costa n. 28 – 40133 Bologna
Referente: Adelia Provinciali
tel. 051-4130255 / fax 051-4130299
e-mail: adelia.provinciali@agenziaentrate.it
- Ufficio Territoriale di Bologna 3
via Larga n. 35 – 40138 Bologna
Referente: Fabio Sansone
tel. 051-6002776 / fax 051-6002800
e-mail: fabio.sansone@agenziaentrate.it
- Ufficio Territoriale di Imola
piazza Gramsci 20 – 40026 Imola BO
Referente: Claudio Orlandi
tel. 0542-611103 / fax 0542-32583
e-mail: claudio.orlandi@agenziaentrate
Controlla le eventuali variazioni nel sito Agenzia entrate: http://www.agenziaentrate.gov.it
(*) è probabile che nei prossimi mesi l'Ufficio di Bologna 2 venga accorpato con quello di Bologna 3 presso la sede di via Larga

Non autosufficienza in Veneto
Deliberazioni della Giunta Regionale N. 190 del 22 febbraio 2011
DGR 394 del 20 febbraio 2007 "Indirizzi ed interventi per l'assistenza alle persone non autosufficienti". Approvazione del provvedimento n. 115/CR del 14.10.2010.
Scarica la delibera alla pagina  http://www.nonprofitonline.it/docs/normative/2833.pdf
(fonte nonprofitonline)