N2-2012

Feb 2012

Newsletter CAAD, n.2/2012, 28 febbraio 2012

Distrofia e adattamento domestico
Nell’ambito della X Conferenza internazionale sulla Distrofia muscolare Dichenne e  Becker che si svolgerà a Roma  una sezione di lavoro dedicata ai genitori di bambini e ragazzi con distrofia è dedicata anche alle barriere architettoniche, la ristrutturazione e l'adattamento della casa.
Consulta il programma 
(fonte CAAD Bologna)

Due ricerche a cura dell'Osservatorio nazionale sulla famiglia
"Famiglie Fragili - Famiglie con anziani non autosufficienti".
L’interesse attuale e generalizzato verso le “buone pratiche” è legato al desiderio di migliorare l’efficacia delle
politiche sociali, rendendo amministratori e operatori più consapevoli circa la varietà e la differente qualità degli interventi possibili per rispondere a determinati bisogni e consentendo una più ampia condivisione del know-how. 
Il gruppo di ricerca sul tema delle famiglie fragili con minori si è focalizzato in particolare su tre ambiti di studio:
- famiglie con minori in tutela o a rischio di allontanamento
- famiglie in cui i genitori sono separati/divorziati
- famiglie migranti.
In termini geografici, la ricerca sulle famiglie fragili con minori si è focalizzata su due regioni limitrofe, con caratteristiche territoriali e sociali simili, ma con politiche sociali assai diverse, la Lombardia ed il Piemonte.
La ricerca sulle famiglie con anziani non autosufficienti si è invece concentrata sulla ricerca e sullo studio di pratiche innovative in tre regioni molto diverse fra di loro: la Lombardia, la Liguria (regione che fa segnare la maggior percentuale di anziani sul totale della popolazione) e la Sicilia. Una ricognizione dei Piani di Zona ha consentito di fornire anzitutto un quadro dei servizi per gli anziani non autosufficienti e le loro famiglie nelle tre Regioni, consentendo in questo modo di comprendere la “filosofia” che guida in generale le politiche sociali nei territori studiati. Successivamente, sono stati realizzati degli studi di caso su alcuni servizi ritenuti particolarmente interessanti, che possono essere ricondotti a due tipologie d’intervento: servizi che operano in un’ottica di prevenzione secondaria e servizi che agiscono in un’ottica di sostegno delle reti naturali (i caregiver familari, prima di tutto, ma non solo).
Scarica il testo delle ricerche
(newsletter Osservatorio nazionale famiglia)

Istat: solo la Germania e' piu' vecchia dell'Italia
Solo la Germania e' piu' 'vecchia' dell'Italia. L'indagine dell'Istat 'Noi Italia - 100 statistiche per capire il paese in cui viviamo' ha infatti evidenziato che al 1 gennaio 2011 nel nostro Paese "ci sono 144,5 anziani ogni 100 giovani" e che in Europa "solo la Germania presenta un indice di vecchiaia piu' accentuato". Ma non solo. L'Italia "e' il quarto paese per dimensione demografica: con il 12% degli oltre 500 milioni di abitanti dell'Unione europea".
Dal 2001 la popolazione "riprende a crescere con un tasso di poco inferiore all'1% annuo per effetto della crescita delle nascite e, soprattutto, dell'immigrazione: al 1 gennaio 2011 ci sono 144,5 anziani ogni 100 giovani". Il rapporto tra popolazione giovane e anziana e popolazione "in eta' attiva supera il 52% (2010). L'Italia e' ai primi posti nella graduatoria europea". L'Istat dice anche che "la vita media degli italiani e' di oltre 84 anni per le donne e di poco piu' di 79 anni per gli uomini, ai primi posti nell'Unione europea. L'Italia si colloca tra i paesi a bassa fecondita', con 1,41 figli per donna secondo le stime del 2010. L'eta' media al parto continua a crescere, attestandosi a 31,3 anni".
Si celebrano "3,8 matrimoni ogni mille abitanti, piu' nel Mezzogiorno che nelle regioni settentrionali (2009). Le regioni dove oltre la meta' delle unioni e' celebrata con rito civile appartengono al Centro-Nord. L'Italia e l'Irlanda sono i paesi Ue con la piu' bassa incidenza dei divorzi (circa 0,9 e 0,7 ogni mille abitanti). Tra il 2000 e il 2009 il numero di separazioni in Italia e' aumentato del 19,4% e quello dei divorzi del 44,9%".
(fonte agenzia DIRE)

Badanti, dilaga il lavoro nero
Le collaboratrici famigliari, le cosiddette badanti, sono una fondamentale risorsa per le famiglie con un congiunto non autosufficiente. La crisi economica rischia di respingere nuovamente verso il sommerso queaste lavoratrici.
Leggi l'articolo tratto da LaVoce.info
http://www.qualificare.info/home.php?list=archivio&id=585

(fonte lavoce.info)

Istat: conciliazione tra lavoro e famiglia anche per la non autosufficienza
Sono circa 15 milioni 182 mila (il 38,4% della popolazione tra i 15 e i 64 anni) le persone che nel 2010 dichiarano di prendersi regolarmente cura di figli coabitanti minori di 15 anni, oppure di altri bambini, di adulti malati, disabili o di anziani. Il dato è contenuto nel report dell'Istat "La conciliazione tra lavoro e famiglia", relativo all'annualità 2010. Dallo studio emerge un quadro di difficile integrazione tra le esigenze di cura familiare e quelle del lavoro. Quasi 3 su 10 persone occupate, con figli o con altre responsabilità di cura, vorrebbero ridurre il tempo dedicato al lavoro retribuito, in favore di quello impiegato nell’accudimento. All’estremo opposto, circa 1 su 4 persone inattive, con responsabilità di cura, sarebbero disposte a lavorare se potessero ridurre il tempo dedicato all’assistenza (si tratta di oltre 1 milione di persone).
Scarica la ricerca http://www.istat.it/it/archivio/48912
(fonte newsletter qualificare.info)

Istat: incidenti stradali che causano lesioni
Istat presenta i dati sugli incidenti stradali che causano lesioni e situazioni di non autosufficienza.  http://www.istat.it/it/archivio/4609
(fonte ISTAT)

Anziani, guerra: "stiamo lavorando al piano per la non autosufficienza"
“Stiamo pensando a un piano complessivo sulla non autosufficienza, che parta dagli anziani, perché al momento intervenire su questo segmento è più alla portata, dal momento ci sono servizi già esistenti. Quello che abbiamo in mente è un piano basato sulla valutazione del bisogno, ci deve essere cioè una reale presa in carica del cittadino”. Lo ha annunciato il sottosegretario al Welfare Cecilia Guerra, intervenendo questa mattina a Roma al convegno “La diffusione dei servizi alla persona nella trasformazione del welfare”.
“Non so se riusciremo a portarlo a termine, ma vogliamo almeno improntarlo. L’obiettivo è rispondere in modo integrato al problema della non autosufficienza degli anziani mettendo a frutto le risorse che già si spendono in questo settore- aggiunge - . Ciascun cittadino sarà valutato e indirizzato ai servizi a seconda del bisogno che ha. In assenza di un sistema ben strutturato si può incorrere infatti anche in ricoveri non appropriati”. Secondo il sottosegretario fondamentale “mettere ordine nella materia” razionalizzando l’uso della spesa pubblica.
(fonte redattoresociale)

Gli ausili non risolvono un problema, lo rendono gestibile
Si parla spesso di "ausili compensativi"; in realtà raramente un ausilio o un insieme di strumenti permette di ripristinare pienamente la funzionalità deficitaria: per questo è più appropriato definire le soluzioni disponibili e quelle eventualmente prescelte "tecnologie assistive". Che si tratti di sistemi ottici, di ausili elettronici o informatici, qualsiasi strumento permette di gestire in modo alternativo un dato problema; quasi mai si riesce a ripristinare la funzionalità normale propria in questo caso dei normovedenti.
Per saperne di più http://www.leonardoausili.com/approfondimenti/la-scelta-di-un-ausilio
(fonte leonardo ausili)