N9-2012

Sett 2012

Newsletter CAAD, n.9/2012, 30 settembre 2012

Gli anziani e la casa: Quale legame con la salute?
La casa è la più significativa forma di investimento dei risparmi di buona parte delle famiglie italiane, che, per il 70% circa, è proprietaria dell’abitazione in cui vive (Eurostat 2012). Le caratteristiche dell’abitazione, poi, come ad esempio, il peso delle spese per l’acquisto e la manutenzione, si legano alle caratteristiche individuali o familiari, ad esempio, in termini di la vicinanza rispetto alla casa dei genitori, di fecondità, o anche di salute.
I legami fra le caratteristiche della casa e le condizioni di salute degli individui sono stati studiati all’estero (ad es., in Inghilterra e negli Stati Uniti: v. Marsh et al., 1999; British Medical Association, 2003), ma sono stati sin qui poco considerati in Italia, in particolare con riferimento alla salute degli anziani. Si tratta di un’importante lacuna informativa, soprattutto per un paese come il nostro che ha fra i più elevati indici di vecchiaia in Europa: nel 2010 la proporzione degli over 65 sul totale della popolazione era del 20,2% (Eurostat 2012).
Leggi tutto su neodemos.it
http://www.neodemos.it/index.php?file=onenews&form_id_notizia=635

Convegno "Mediazione sociale, strumento delle politiche abitative per una società solidale in Emilia-Romagna"
Convegno a cura di Regione E.Romagna, Anci, Uper, Acer. Martedì 16 ottobre, dalle ore 9.30 alle ore 17.30 nella Sala Polivalente di via A. Moro 50, Bologna
Il programma:  http://sociale.regione.emilia-romagna.it/events/mediazione-sociale-strumento-delle-politiche-abitative-per-una-societa-solidale-in-emilia-romagna

Fondo per la non autosufficienza: Proposta di legge
Un anno fa il Governo aveva azzerato completamente il Fondo per la non autosufficienza, poi nella mini riforma Balduzzi ad agosto (sanità) era comparso un Piano nazionale per la non autosufficienza poi scomparso nella versione definitiva. Ora viene presentata una proposta di legge.
In queste settimane l’attesa e le considerazioni attorno all’ipotesi della costituzione di un nuovo Fondo per la non autosufficienza divengono sempre più diffuse. La Proposta di Legge (Atti della Camera 5319), che ha come primo firmatario l’onorevole Fioroni ed è stata sottoscritta da parecchi deputati, raccoglie diffusi consensi e qualche critica. Il merito indubbio della Proposta è, comunque, di rilanciare il dibattito sulla non autosufficienza.
L’epigrafe della Proposta, presentata a fine giugno 2012, ne offre intuitivo il contenuto: “Istituzione del Fondo per la non autosufficienza”.
Ma vediamo nel concreto i tratti salienti, caratterizzanti e di sicuro interesse: dal Fondo, infatti, dovrebbero derivare nuovi assegni di cura per le persone non autosufficienti.
Leggi tutto nel sito handylex.org della UILDM
http://www.handylex.org/gun/fondo_non_autosufficienza_proposta_di_legge_fioroni.shtml
Consulta il testo della proposta di legge
http://www.camera.it/126?tab=2&leg=16&idDocumento=5319&sede=&tipo=

Grave bocciare l’aggiornamento del Nomenclatore
Lo dichiara l’organizzazione Cittadinanzattiva, a proposito del “Decreto Balduzzi”, in discussione nelle aule parlamentari, discussione dalla quale emerge il rischio concreto che nemmeno questa volta si arrivi a un aggiornamento del Nomenclatore Tariffario dei Presìdi, delle Protesi e degli Ausili, fermo ormai a un Decreto Ministeriale del 1999. «La bocciatura dell’emendamento relativo all’aggiornamento del Nomenclatore Tariffario dei Presìdi, delle Protesi e degli Ausili, risalente ormai ad oltre dieci anni fa, rappresenta un fatto gravissimo che non accoglie le istanze presentate dalle organizzazioni civiche e da quelle dei pazienti, e non tiene in considerazione i reali bisogni delle persone affette da patologia cronica o rara».
Lo si legge in una nota di Cittadinanzattiva, riguardante l’iter parlamentare attualmente in corso del cosiddetto “Decreto Balduzzi” per la tutela della salute (Decreto Legge n. 158 del 13 settembre scorso, presentato dal ministro della Salute Renato Balduzzi, denominato Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute). La stessa Cittadinanzattiva,
lo ricordiamo, in una nota di una decina di giorni fa, ripresa anche su queste pagine, aveva proprio indicato tra le priorità che avrebbero dovuto emergere dal provvedimento, l’aggiornamento del Nomenclatore, rivisto per l’ultima volta dal Decreto Ministeriale n. 332 del 1999.
«Oggi questi Cittadini – si legge ancora nel comunicato di Cittadinanzattiva – non hanno accesso gratuito a dispositivi innovativi, personalizzati e di qualità, se non pagando di tasca propria cifre davvero elevate. Se guardiamo alle persone con stomia, ad esempio, esse sono costrette ad utilizzare dispositivi di qualità davvero carente, con pesanti ricadute sullo stato di salute, sulla qualità della vita, sulla loro vita sociale, senza considerare i costi aggiuntivi che ne derivano per il Servizio Sanitario Nazionale. Alcune Regioni, infatti – per ragioni economicistiche – hanno scelto di erogare prodotti di bassissima qualità, come accade nel Lazio, dove per altro, contemporaneamente, si era deciso di impegnare le risorse pubbliche nel modo che abbiamo avuto modo di conoscere nei giorni scorsi».
«In occasione dunque della Giornata Mondiale dello Stomizzato del 6 ottobre, abbiamo chiesto con forza al Parlamento l’aggiornamento del Nomenclatore Tariffario, ormai improcrastinabile, vista anche la riduzione del tetto di spesa per i dispositivi attuata con la “spending review”».
Per ulteriori informazioni: mt.bressi@cittadinanzattiva.it (Maria Teresa Bressi)
(fonte Superando.it)

Mini riforma sanità Balduzzi: il testo approvato dal CDM il 5 settembre
Sul c.d. decreto Balduzzi si sono succedute, come era prevedibile, varie stesure.  Vi segnaliamo il testo della ultima versione (12 settembre) posta alla firma del capo dello Stato, da cui sono "sparite" le norma sul previsto piano nazionale per la non autosufficienza.
Scarica il testo  http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1028195.pdf
(fonte newsletter quotidianosanità)

Adattamento domestico: un incontro a Lovere (BG)
Giovedì 4 ottobre a Lovere (BG) si terrà l'"8° Convegno sull'abbattimento delle barriere architettoniche: accessibilità degli edifici, adeguamento dell'alloggio, domotica per l'autonomia" organizzato dalle Associazioni "Informahandicap" e "oltre Noi". Presso la Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi, Sala Ruffini in via del Cantiere 4, Lido Cornasola, Lovere. Ingresso gratuito.
Per informazioni: e-mail: info@ihrogno.it
(fonte newsletter Regione Lombardia)

Articoli da riviste: L'abitante è depresso
La domotica, cioè l'insieme di tecnologie che permettono di integrare gli elettrodomestici aumentando confort, sicurezza e risparmio energetico, è già  a portata di mano e a costi accessibili; una casa in grado di controllare lo stato di salute, ma anche l'umore, dell'abitante; le grandi opportunità  per disabili e anziani che potranno vivere in autonomia più a lungo.
Intervista a Rolando Bianchi Bandinelli sulla bella rivista Una Città (mensile di interviste)
http://www.unacitta.it/newsite/intervista.asp?anno=2012&numero=195&id=2242
(fonte newsletter Una Città)

4 Novembre: torna Handimatica
Handimatica 2012 offrirà un'occasione d'incontro e condivisione per chi opera nel mondo socio-sanitario (educatori, nimatori, operatori, assistenti sociali, coordinatori, figure sanitarie) ed è interessato a riflettere su come le tecnologie nformatiche e assistive possano diventare strumenti di facilitazione per la partecipazione sociale, la comunicazione, le attività di riabilitazione, le attività mantenimento e stimolazione, e la scoperta di apprendimenti inaspettati. 
Nello Stand ASPHI nell’area dedicata all’integrazione sociale saranno  ricreati ambienti di vita (struttura e domicilio), dove le tecnologie sono integrate nel contesto, per riflettere insieme sulle opportunità che strumenti digitali e multimediali (internet, brain games, monitor touchscreen, consolle wii, ebook, tablet) e tecnologie assistive, offrono a persone adulte e anziane non autosufficienti, con scarsa o nulla alfabetizzazione informatica, per attività specifiche (riabilitazione, comunicazione, socializzazione, stimolazione) e di vita quotidiana.
Momenti di approfondimento:
- Il 22 novembre un Seminario ” Tecnologie multimediali per anziani: dalla stimolazione cognitiva alla partecipazione sociale attraverso la scoperta di nuovi apprendimenti” dove saranno presentate e discusse alcune esperienze d'uso di strumenti digitali, multimediali e tecnologie assistive, in contesti di cura e residenza di persone anziane non autosufficienti.
- Laboratorio permanente presso lo stand di Asphi, nel pomeriggio dei tre giorni di Handimatica 2012, si potranno provare direttamente gli strumenti utilizzati nelle sperimentazioni svolte in contesti di cura di persone anziane (braingames su monitor touchscreen, audiolibri, strumenti assistivi per la vista, l'udito e l'uso semplificato della tastiera, soluzioni low cost per rendere “intelligenti” gli oggetti di casa attraverso l'uso di tag QR, videoingranditori, sistemi di amplificazione, ecc.). 
- Documento guida rivolto a operatori soci-sanitari per la conoscenza delle aziende che offrono soluzioni tecnologiche utili a persone anziane non autosufficienti e adulti in riabilitazione, ed inoltre per una scelta mirata  delle proposte laboratoriali in Handimatica
Visita il sito di Handimatica: http://www.handimatica.it/
(fonte asphi)

Decreto Balduzzi: miniriforma della sanità. Anche per la non autosufficienza
E’ in discussione in questi giorni il decreto presentato dal Ministro della Sanità Balduzzi che sta provocando accese discussioni tra gli operatori e le associazioni del settore sanitario e anche, pare, numerosi distinguo da parte di alcuni Ministri. Presentate due bozze, una il 10 e una il 28 agosto di cui alleghiamo il link al testo.
Un intero articolo è dedicato al tema della non autosufficienza e al relativo Piano nazionale che si prevede venga attivato.
http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato9307350.pdf
Per ogni aggoirnamento segui il sito quotidianosanita.it
(fonte quotidianosanità)

Ascensore a distanza ravvicinata. La Cassazione: l'opera abbatte le barriere architettoniche ed è funzionale all'abitabilità. Sì all'impianto in deroga alla vicinanza minima dall'immobile
L'installazione dell'ascensore in un edificio condominiale, in quanto opera finalizzata all'abbattimento delle cosiddette barriere architettoniche e necessaria per la piena ed effettiva abitabilità di un appartamento, può avvenire anche senza il rispetto delle distanze legali tra immobili. Lo ha stabilito la seconda sezione civile della Corte di cassazione nella recente sentenza n. 14096 del 3 agosto 2012.Il caso concreto. Nella specie l'assemblea di un condominio aveva deliberato l'avvio di opere volte all'installazione di un impianto di ascensore esterno all'edificio e che avrebbe occupato una parte del cortile, venendo a trovarsi a distanza inferiore ai tre metri previsti dalla legge (art. 907 c.c.) rispetto alle finestre di alcuni appartamenti. Alcuni dei rispettivi proprietari avevano quindi impugnato giudizialmente la delibera condominiale sia per la predetta lesione del diritto di veduta sia per il pregiudizio che tale opera avrebbe comportato per il decoro architettonico dell'edificio. Il tribunale, tuttavia, aveva respinto il ricorso, qualificando l'ascensore quale impianto necessario all'effettiva abitabilità di un immobile, al pari di quelli di acqua, luce e gas, come tale non sottostante al regime civilistico delle distanze legali. Di avviso contrario era però stata la corte d'appello presso la quale i condomini avevano deciso di impugnare la decisione di primo grado, che aveva invece ritenuto pienamente applicabile nella specie il disposto di cui all'art. 907 c.c..
Infatti, secondo il giudice di secondo grado, poiché l'art. 2 della legge n. 13/89 sull'abbattimento delle c.d. barriere architettoniche impone in ogni caso il rispetto della destinazione delle parti comuni (art. 1120, comma 2, c.c.), a maggior ragione deve ritenersi che tale norma non consenta di recare pregiudizio alle proprietà esclusive. Inoltre, sempre secondo la corte di merito, sarebbe stata la stessa legge or ora richiamata, laddove all'art. 3 si deroga espressamente al rispetto delle distanze previste dai regolamenti locali, senza fare alcuna menzione delle distanze minime previste dal codice civile, a rendere applicabili anche in materia condominiale le disposizioni in materia di vedute.La decisione della Suprema corte.
La decisione della corte di appello è quindi stata portata all'esame della Cassazione dal condominio, che reclamava la piena legittimità della deliberazione assembleare. E la Suprema corte, a sua volta, ha completamente ribaltato le argomentazioni giuridiche seguite dai giudici di merito, annullando la sentenza impugnata e stabilendo una serie di interessanti principi in materia di installazione degli ascensori e abbattimento delle c.d. barriere architettoniche. In estrema sintesi, i giudici di legittimità hanno infatti ritenuto che la normativa sulle distanze legali, per quanto applicabile anche in ambito condominiale (seppure in via subordinata alla disciplina delle cose comuni di cui all'art. 1102 c.c.), non opera nei confronti di quegli impianti, tra i quali è sicuramente compreso anche l'ascensore, che siano necessari all'effettiva abitabilità
di un immobile. Inoltre, sempre secondo la Cassazione, l'applicabilità della normativa in materia di vedute anche in ambito condominiale non può ritenersi implicitamente confermata dal predetto art. 3 della legge n. 13/89 che, contrariamente a quanto ritenuto nella specie dai giudici di appello, riguarda soltanto i rapporti tra immobili confinanti appartenenti a diversi proprietari e non anche le ipotesi di condominio degli edifici.
(fonte Italia Oggi del 27-08-2012)