N10-2012

Ott 2012

Newsletter CAAD, n.10/2012, 20 ottobre 2012

Aggiornamento nomenclatore ausili: rimane nel testo del decreto Balduzzi che va al voto di fiducia
Nel testo definitivo del decreto Baladuzzi che va al voto di fiducia all'art. 5 èrimasta la revisione nomenclatore ausili entro 31/5/13 (oltre a quello dei LEA)
Leggi la notizia sul testo del decreto Balduzzi che va al voto di fiducia
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=11419
Leggi il testo definitivo del decreto
http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato9769544.pdf
(fonte quotidianosanità)

Fiera della domotica a Verona, 24 e 25 ottobre
Home & Building - Mostra ConvegnoDomotica e Building Technologies che si terrà il 24 - 25 ottobre 2012 a Veronafiere. Oltre una decina gli apopuntamnenti nel campo delle applicazioni sanitarie, per anziani e disabili.
Il sito dell'evento http://www.expohb.eu/
Il programma dei seminari http://www.expohb.eu/programma.asp
(fonte newsletter domotica)

Cittadinanzattiva: presentato a Roma l'XI Rapporto sulle cronicità. Lo Stato è sempre più assente.
È una strada in salita e piena di spine e di ostacoli quella che deve affrontare una famiglia quando deve prendersi cura di un malato cronico o raro, soprattutto se anziano. Il welfare italiano, infatti, è pieno di carenze.
Ad alcune delle quali è possibile far fronte per proprio conto, ma a patto di sostenere costi assistenziali altissimi. Oppure al prezzo di enormi sacrifici personali, fino anche al licenziamento per rispondere alla necessità di prendersi cura notte e giorno del proprio caro.
Altre volte, però, la famiglia non può fare nulla per supplire alle carenze del sistema. Per non parlare di quando il paziente non ha nessun familiare su cui potere contare. Eppure, è proprio sull’assistenza agli anziani e ai malati cronici che il nostro Paese dovrebbe rivolgere la più alta attenzione. Perché questa condizione coinvolge una quota enorme di cittadini ed è in costante aumento. Come sottolinea l’XI Rapporto nazionale sulle politiche della cronicità “Emergenza famiglie: l’insostenibile leggerezza del Welfare”, realizzato dal Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC) di
Cittadinanzattiva.
In Italia, nel 2011, la popolazione che ha dichiarato di essere affetta da una patologia cronica è stata pari al 38,4% (nel 2010 era il 38,6%). La fascia di popolazione che presenta una maggiore incidenza di patologie croniche è quella dai 65 anni e più: 76,4% (65-74 anni) e 86,2% ( 75 e più anni). Le malattie o condizioni croniche più diffuse sono: l’artrosi/artrite (17,1%), l’ipertensione (15,9%), le malattie allergiche (10,3%), l’osteoporosi (7,2%), la bronchite cronica e asma bronchiale (6,1%), il diabete (4,9%). Lo stato di buona salute dei malati cronici diminuisce vistosamente all’aumentare dell’età: si passa dall’82,8% della fascia 18-19 anni al 30,7% della fascia 65-74 anni. Se si considera che la fascia di popolazione anziana rappresenta il 20,3% del totale della popolazione ed è destinata a crescere, è facile comprendere come le criticità legate alla sua assistenza non possono essere trascurate per il peso che rappresentano nel Paese.
Una problematica di cui lo Stato è chiamato a rispondere, anche in considerazione del fatto che la fascia di popolazione anziana è quella caratterizzata anche da una maggiore incidenza di fenomeni di povertà
relativa e assoluta, con valori pari rispettivamente nel 2010 al 12,2% e al 5,4%.
Leggi tutto nel sito di Cittadinanzattiva
Il comunicato stampa
Il testo del rapporto
(fonte newwsletter quotidianosanità)

Emilia-Romagna, 445 milioni di euro per la non autosufficienza: 92 a Bologna
La Regione mette una toppa all’azzeramento del Fondo nazionale per la non autosufficienza e dà il via libera al riparto delle risorse 2012 tra le singole province. In totale si parla di 445,6 milioni di euro stanziati da viale Aldo Moro, di cui 217 milioni dal Fondo sanitario regionale e 135 milioni presi dalle tasse pagate in Emilia-Romagna.
Il fondo viene così ripartito tra le varie Ausl: 92 milioni a Bologna; 66,4 milioni a Modena; 47,8 milioni a Reggio Emilia; 44 milioni a Parma; 40,8 milioni a Ravenna; 39 milioni a Ferrara; 32,4 milioni a Rimini; 30,4 milioni a Piacenza; 20 milioni a Forlì; 19,3 milioni a Cesena; 13 milioni a Imola. 
La delibera che stanzia il fondo e decide il riparto ha incassato l’ok questa mattina dalla commissione Sanità della Regione. “Il Governo ha azzerato i 30 milioni stanziati - spiega la presidente di commissione, Monica Donini - che sono stati rimpinguati con risorse regionali. Manca una politica nazionale vera ed efficace sulla non autosufficienza”. La suddivisione del fondo nei territori è basata su alcuni criteri come la popolazione over 75 (a cui si riferiscono 319,5 milioni di euro) e l’incidenza delle disabilità gravissime (finanziata con 13 milioni).
(Fonte agenzia Dire)

Mini riforma sanità (Decreto Balduzzi) ecco il testo rivisto dalle Commissioni.
Articolo 5 dedicato ai LEA.

La Commissione Affari Sociali della Camera ha concluso mercoledì 10/10 l'esame del decreto legge Balduzzi.  Sono stati trasmessi i pareri delle altre Commissioni (manca solo la Bilancio il cui parere sarà trasmesso direttamente all'Aula) e il testo è stato quindi inviato all'Aula. Molte le modifiche apportate nel testo licenziato oggi dalla Commissione e inviato alla Camera.
In particolare sono stati completamente riformulati l'art. 1 sulle cure primarie e l'art. 4 sul Governo Clinico e la dirigenza sanitaria. Ma sono stati aggiunti anche articoli e commi completamente nuovi in altre parti del decreto.
Ecco il nuovo testo. Una volta sbarcato in Aula potranno comunque essere presentati nuovi emendamenti che potrebbero stravolgere ulteriormente il decreto.
Segnaliamo in particolare l'art.5 ((Aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza con particolare riferimento alle persone affette da malattie croniche, da malattie rare, nonché da ludopatia).
Leggi il nuovo testo
http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato3975286.pdf

(fonte newsletter quotidiano sanità)

Solidarietà o conflitto intergenerazionale?
Sul pianeta è in corso un sorpasso storico, quello degli over 65 sugli under 5. Ma entro il 2050 gli anziani supereranno anche gli under 15. I “grandi anziani” (gli 80enni e più) sono poi destinati quasi a triplicare entro lo stesso orizzonte temporale, arrivando a circa 400 milioni. Gli over 60 saliranno invece a 2 miliardi. Insomma, questo è il secolo dell’esplosione della popolazione anziana. Con quali implicazioni sulla società, sulla crescita economica, sulle famiglie, sui rapporti tra generazioni? Quale lo spazio per i giovani in un mondo sempre più dominato dalla popolazione matura?  
Leggi il contributo di Alessandro Rosina su neodemos
http://www.neodemos.it/index.php?file=onenews&form_id_notizia=638

Fondo non autosufficienza: parte la Campagna del Pd con le associazioni
"Abbiamo lanciato una campagna in tutta Italia per presentare la proposta di legge a cittadini e associazioni, per raccogliere critiche necessarie, proposte migliorative", "speriamo nella spinta delle associazioni per una calendarizzazione in aula, poichè la discussione di un nuovo fondo di sostegno alla non autosufficienza non è più rinnovabile": Augusto Battaglia del Forum Welfare del PD Nazionale è intervenuto alla presentazione pubblica della proposta di legge del PD per l'Istituzione di un Fondo per la Non Autosufficienza, organizzata da  associazioni e coordinamenti del 2° e 3° municipio di Roma. La Campagna per la presentazione della proposta di legge proseguirà venerdì 12 ottobre nel 16° Municipio, quindi nell'ambito del Congresso della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute organizzato da Federanziani il 27-28 ottobre a Montesilvano (Pescara) e nel Forum Risk Management 2012 che si terrà dal 20 al 23 novembre ad Arezzo.
La proposta di legge, il cui primo firmatario è Giuseppe Fioroni, responsabile welfare PD, è stata sottoscritta da 93 deputati democratici. Prevede un Fondo nazionale gestito dall'Inps che garantisca tre livelli di assistenza sulla base dello stato di gravità accertato da specifiche commissioni medico legali: oltre all'indennità di accompagnamento (490 euro), due assegni di cura basati sull'entità del bisogno (900 e 1.200 euro). Secondo la proposta di legge, gli assegni di cura dovranno essere utilizzati nell'ambito delle reti assistenziali territoriali regolate dalle Regioni sulla base di progetti assistenziali personalizzati definiti dal distretto socio-sanitario di appartenenza. Ne dovrebbero beneficiare le 2,7 milioni di persone con gravi disabilità e anziani parzialmente o del tutto non autosufficienti (dati Istat), il cui trend di crescita è proiettato verso i 3 milioni nel 2015. Oltre il 20% degli italiani infatti ha più di 65 anni, mentre 6 milioni hanno superato i 75 e in 17 mila sono ormai ultracentenari.
Un Fondo per le Non Autosufficienze era stato istituito dal Governo Prodi con la legge finanziaria 2007 (Legge n. 296/2006), ma è stato completamente azzerato nel bilancio 2011, rispetto ai 400 milioni di euro stanziati nel 2010. "Il tutto in un quadro complessivamente negativo – si legge nella proposta di legge – che ha visto ridursi i trasferimenti di spesa sociale alle regioni e ai comuni di oltre l'80 per cento, con stanziamenti passati da 2.520 milioni di euro nel 2008 a 349 milioni di euro nel 2011". Una significativa inversione di marcia viene registrata solo con il Piano nazionale per la Famiglia adottato dal Governo Monti, che destina alla non autosufficienza 330 milioni di euro di Fondi Europei.
Secondo i proponenti, l'istituzione del nuovo Fondo determinerebbe consistenti risparmi su altre voci di spesa in particolare sulla sanità: Considerando che i ricoveri impropri di anziani ultra- sessantacinquenni costituiscono il 20 per cento del totale  (dati 2009 dell'Osservatorio terza età), si stimano in circa 8 miliardi di euro l'anno i possibili risparmi del Fondo Sanitario Nazionale. Effetti positivi del Fondo vengono valutati anche in relazione alla creazione di nuovi posti di lavoro, sulla base delle positive esperienze di Germania e Spagna. Si stimano in circa 1,5 miliardi di euro, le entrate fiscali conseguenti alla nuova occupazione e regolarizzazione di 400.000 badanti.
La proposta di legge prevede che il Fondo sarà a finanziamento plurimo: "In parte alimentato da risorse statali, in parte nella  fase iniziale con un'aliquota dello 0,5% dell'attuale contributo obbligatorio sulle retribuzioni, nonchè con un contributo di solidarietà a carico delle rendite finanziarie e dei grandi patrimoni immobiliari a partire dal valore di 1,2 milioni di euro".
(fonte redattoresociale)

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