N2-2009

Giu 2009

Newsletter CAAD, n.2/2009, 30 giugno 2009

Progettisti oltre le barriere: nuove chance per architetti, ingegneri e designer
Sono ancora numerosi gli ostacoli, dalle barriere architettoniche a strumenti poco maneggevoli, che incontrano nella quotidianità i disabili. Deputati a soddisfare queste richieste sono i progettisti: architetti, ingegneri, designer.
Chi diventa esperto nella progettazione dell'accessibilità ha oggi buone possibilità di lavoro in un mercato che è uscito dalla nicchia. «Spesso i bandi pubblici per opere edilizie chiedono che il progetto tenga conto dell'accessibilità che va oltre a quella richiesta dalla legge – esordisce Alberto Arenghi, docente di progettazione all'università di Brescia –: in questo ambito i più preparati sono i giovani».
Si tratta però di autoformazione. «Non sono d'accordo con la creazione di lauree e master dedicati al settore – dice Arenghi –. Basta inserire nei corsi già esistenti alcune lezioni sulle normative, poiché l'accessibilità appartiene da sempre alle scienze architettoniche e ingegneristiche». Questo avviene nei politecnici e in storiche facoltà di architettura come La Sapienza di Roma e la Iuav di Venezia. Chi invece già lavora può seguire i corsi di specializzazione di enti pubblici o privati. Uno di questi è «Design for all Italia», istituto fondato da progettisti italiani che si ispirano al lavoro degli studi di progettazioni esteri.
Per altre informazioni
http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2009/02/23SIQ1063.PDF

I disabili contrari ai bagni per disabili
Il paradosso è presto servito: i bagni progettati per le persone diversamente abili si rivelano molto spesso più una trappola che un'agevolazione. Sembra davvero un’assurdità, ma a confermare che il problema esiste è un gruppo di esperti che per anni hanno lavorato studiando le esigenze dei disabili
A portare a galla la questione - e a fornire però anche la soluzione – è Tecnothon, il laboratorio di ricerca tecnologica e braccio operativo della fondazione Telethon, con sede a Sarcedo. Per cercare di risolvere questa situazione Tecnothon, in collaborazione con lo studio di architettura e comunicazione sociale “Tamassociati” di Venezia, ha infatti individuato delle linee guida che garantiscono la realizzazione di un bagno realmente adatto a tutti. Ciò che ha fatto la differenza è stato il coinvolgimento, in fase di progettazione, di persone che vivono ogni giorno il problema della disabilità, nelle sue forme più varie.
Per informazioni: www.unbagnopertutti.org

Un progetto dell’Agenzia Spaziale Italiana a sostegno della disabilità
Presso il laghetto dell’EUR a Roma si è tenuta l’evento dimostrativo del progetto di ricerca applicata NADIA, promosso e finanziato dall’ASI – Agenzia Spaziale Italiana, mirato alla realizzazione di ausili, basati sulla navigazione satellitare, per non vedenti, ipovedenti e disabili motori.
NADIA (NAvigation for DIsability Applications) è stato realizzato da Thales Alenia Space Italia S.p.A. con la collaborazione di industrie, università e associazioni utente (Ausilioteca AIAS Bologna e F.I.S.H.). Grazie alle più recenti tecnologie di navigazione satellitare, come EGNOS (European Geostationary Overlay Service) e GALILEO (in corso di realizzazione), il progetto NADIA affronta i bisogni fondamentali legati agli spostamenti in autonomia e sicurezza di non vedenti, ipovedenti e disabili motori per migliorarne le possibilità di vita indipendente, aumentare il senso di appartenenza alla società, incrementare il livello di attività e del senso di autorealizzazione.
Il sistema prototipale sviluppato è articolato su diversi livelli operativi specializzati e consiste in terminali personali, alcuni centri servizi specifici per ogni tipo di disabilità, un Centro Unico di Elaborazione e infine le infrastrutture spaziali e terrestri di navigazione (GPS, GALILEO, GLONASS). I terminali realizzati in NADIA sono adatti ai diversi tipi di disabilità e hanno interfacce facilitate che sfruttano canali visivi, sonori e tattili e sono ottimizzate sulle
potenzialità delle persone che non possono usare terminali tradizionali.
Per informazioni: Fabio Riva - coordinatore della comunicazione di progetto – 348/8084983 -
fabio.riva@blizz.it